A N D O S
(Tolmezzo-Gemona)
un sodalizio attivo e fattivo
in Alto Friuli

 

 

APPUNTI

Ottobre Rosa è il mese di ottobre dipinto di rosa perché mese internazionale della prevenzione al femminile.

Sonia Piller Roner, in qualità di presidente della sezione ANDOS Tolmezzo "Matilde Cucchiaro", in fattiva e stretta collaborazione con molti soggetti (medici, infermieri, donne) ha allestito vari eventi negli ultimi anni.

Alcuni anni fa è iniziata la tradizione di illuminare di rosa alcuni siti locali particolarmente significativi come la Torre Picotta e la Torre del Castello di Gemona.
Tre anni fa il dott. Giuseppe Dado (chirurgo senologo in H Tolmezzo e socio ANDOS), con un suo amico ingegnere, ha cercato fra varie ditte in Italia ed infine trovato in Emilia Romagna una ditta che produce delle gelatine colorate da usare nel sistema di illuminazione per dare il tono di rosa. Avuto il permesso del Comune, dopo aver sentito il parere dell'Ufficio tecnico comunale, queste gelatine sono state applicate al sistema di illuminazione di Torre Picotta da un esperto elettricista (marito di una socia dell’Andos). Lo stesso anno è stata illuminata di rosa anche la Torre del castello di Gemona, ma in questo caso è stato più facile perché il sistema di illuminazione era già stato progettato per l’illuminazione colorata e l’assessore alle politiche sanitarie nonchè vicesindaco, Adalgisa Londero, ha subito accolto l’invito e ha anche deliberato che le spese per l’illuminazione di tutto il mese sarebbero state a carico del Comune di Gemona.
E così nel 2015, sia Tolmezzo con Torre Picotta che Gemona con la Torre del Castello per un mese si sono illuminate di rosa.

L’anno seguente, ad ottobre, hanno continuato ad illuminarsi di rosa le due Torri, ma la collaborazione tra le donne della Val Calda, della Val Degano e della Val Pesarina (riunite per l'occasione in un Comitato spontaneo) ed i sindaci dei Comuni delle tre vallate, ha permesso di illuminare di rosa la chiesa del campanile di Prato Carnico, l’arco dello Zoncolan ed il Municipio di Ovaro, il municipio di Comeglians, Ravascletto, Rigolato e la chiesa di Forni Avoltri.

E proprio durante il mese di ottobre degli ultimi anni, la sezione ANDOS di Tolmezzo e i due chirurghi senologi operanti in H Tolmezzo e soci ANDOS, la dr.ssa Maria Grazia Bulligan e il dott. Giuseppe Dado, hanno organizzato degli incontri con la popolazione, invitando a parlare vari professionisti come la dr.ssa Angela D'Elia, genetista dell’Università di Udine che si occupa di tumore della mammella, e il chirurgo plastico dr. Gianni Franco Guarnieri, sempre dell’Università di Udine. In chiusura di questi incontri, per rendere più leggero il carattere un po’ “impegnativo” di queste serate, si sono sempre svolti dei momenti culturali con concerti, letture e poesie; testimonianze di donne che si sono ammalate e hanno portato la loro esperienza ed un messaggio di fiducia e di speranza.

In occasione del passaggio dell’Unità Mobile Mammografica (UMM) nei vari comuni della Carnia e della Val Canale e Canal del Ferro, per aumentare l’adesione allo screening, raccogliendo la richiesta della dott.ssa Silvia Mentil  (del Dipartimento di Prevenzione che si occupa dello screening mammografico), ANDOS ha organizzato ad ottobre 2016 una splendida serata teatrale a Gemona, facendo il tutto esaurito con il duo "i Trigeminus" di Mara e Bruno Bergamasco e lo spettacolo “…e senò?”. E’ stata una serata di beneficenza ad offerta libera, che ha concretizzato un bel gruzzoletto a sostegno delle attività del sodalizio.

Anche a Tarvisio una splendida serata sanitaria alcuni giorni prima del passaggio dell'Unità Mobile Mammografica: questa volta con la collaborazione dell’allora assessore Nadia Campana e dei ragazzi del liceo sportivo Bachmann che hanno offerto un esclusivo concerto conclusivo.

Esiste poi un altro svariato campionario di iniziative sostenute da ANDOS tolmezzina per raccogliere fondi. Per esempio:
- le lettere mandate a 2000 donne del nostro territorio per ricordare di aderire all’invito al programma di screening mammografico, con gadget come il gettone della spesa inviato insieme alla lettere e con sopra scritto “fai la mammografia”;
- il sacchetto del pane di qualche anno fa: a Tolmezzo e dintorni i fornai hanno venduto pane nel sacchetto con sopra scritto “fai la mammografia”.
- le mostre fotografiche: come "Amazzoni" a Palazzo Frisacco con le foto "monumentali" della fotografa Anita Fior e "Volti di donna" di Ulderica Da Pozzo a Casa da Duga a Salars di Ravascletto.
- le interviste e pubblicità presso l'emittente radiofonica RadioStudioNord di Tolmezzo.

DISAPPUNTI

Purtroppo a San Daniele e Codroipo (che ora fanno parte della medesima vastissima Azienda Assistenza Sanitaria n 3) in questi anni non c’è stata alcuna collaborazione fra sanitari dell’Azienda ed Associazioni locali di volontariato. Nessuna illuminazione di rosa. Le stesse associazioni sono state meno attive.
Poi nel 2017 improvvisamente il Direttore Generale dr. Benetollo ha deciso che la senologia (branca chirurgica che si occupa delle malattie della mammella) cui prima nessuno in "Azienda" aveva mai guardato con particolare interesse, era strategica per le chirurgie, quindi ha fatto ampia pubblicità come Azienda, ha accettato di fare le famose visite senologiche che prima per anni erano sempre state negate.
Poi ha chiamato la dott.ssa Giuliana Gentile da Udine, che attualmente fa parte della SOC Chirurgia di San Daniele e le ha affidato la responsabilità della senologia aziendale (San Daniele-Tolmezzo), decidendo però di ignorare completamente le professionalità che già c’erano a Tolmezzo e che non c’erano a San Daniele: solo il dr. Walter Zucchiatti (che molti carnici conoscono avendo egli lavorato per anni in H Tolmezzo come chirurgo prima di trasferirsi a San Daniele) si preoccupava di fare senologia senza tanti appoggi e senza un gruppo intorno a sè. Insomma in H San Daniele è stato dato poco spazio alla senologia in passato, considerando "minore" questa branca specialistica, per cui veniva eseguito quel minimo che si faceva storicamente nelle Chirurgie Generali.

Quando si è trattato di organizzare Ottobre Rosa 2017, l'ANDOS tolmezzina, come gli altri anni, si è impegnata a ritmi serrati su vari fronti. Sono diventati rosa ancora una volta Torre Picotta di Tolmezzo, la Torre del Castello di Gemona, i siti di Prato Carnico, Comeglians, Ovaro, Ravascletto, Rigolato, Forni Avoltri e per la prima volta anche i “gugiets” di Tolmezzo, il municipio di Tarvisio e infine anche la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli e la piazza centrale di Codroipo.
In questa occasione, sono state effettuate le visite senologiche in H Tolmezzo e Gemona e nel poliambulatorio di Tarvisio, dal dr. Dado e dalla dr.ssa Bulligan della SOC Chirurgia H Tolmezzo (129 visite); in H San Daniele e nel poliambulatorio di Codroipo dalla dott.ssa Gentile, dalla dott.ssa Marcuzzi e dal dott. Zucchiatti della SOC Chirurgia H San Daniele (149 visite).

Infine l'Azienda, a gennaio 2018, ha deciso di fare pubblicità anche tramite Telefriuli, anzi ufficialmente sarebbe stata la Direzione di Telefriuli a chiamare la SOS aziendale competente dicendo di voler fare un servizio su Ottobre Rosa, con Sonia Piller Roner e la dott.ssa Giuliana Gentile della SOC Chirurgia H San Daniele, una ottima professionista con una lunga esperienza senologica, ma che non ha nulla a che fare con l’esperienza storica della Senologia di Tolmezzo- Gemona, indiscussa antesignana di una sensibilità operativa di prevenzione femminile.

CONCLUSIONI

A Tolmezzo, dove opera un piccolo ospedale, in mezzo alle montagne, che insiste su un territorio di 40.000 abitanti scarsi che crescono di poco aggiungendovi il Tarvisiano e quella parte del Gemonese che è rimasta legata a Tolmezzo, è stato compiuto in questi anni un lungo cammino comune.
I clinici si sono spontaneamente uniti (in tempi non sospetti) a formare un gruppo multidisciplinare il quale, senza tante benedizioni istituzionali ma semplicemente con coscienza, scienza e collaborazione quotidiana, ha intensamente lavorato in modo organico e interdipendente.
Nel 2017 a Tolmezzo sono stati trattati 90 nuovi casi chirurgici e valutati 15 casi ritenuti non chirurgici e avviati a cure farmacologiche.
Questi numeri significano che, con il lavoro quotidiano di questi anni, è stata fidelizzata la popolazione locale: non si registra ancora attrazione ma è stata notevolmente ridotta la fuga (oggi a meno del 10%) anche se sappiamo tutti che una certa percentuale di fuga è fisiologica; pur tuttavia sono state operate anche 3 pazienti che venivano da altre aziende...


La gente di Carnia (e non solo) crede nella bontà dei servizi e delle cure che trova in H Tolmezzo, ha fiducia nei sanitari che incontra, nella loro professionalità e nella loro umanità, si sente presa in carico e... in cuore.

 

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