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Necropoli celtica
Misincines di Paulâr
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Gli
scavi archeologici iniziati presso Paularo, in seguito ad una scoperta fortuita
di reperti pre-romani, sono stati da tempo interrotti dalla Soprintendenza per i
Beni Archeologici per mancanza di fondi.
Quello
che però è stato finora recuperato, riguarda una importantissima testimonianza
di ciò che era la Karnia pre-romana.
La
necropoli per incinerazione o campo di urne, di Misincinis
(da “missi in cinere”, cremati?) di Paularo, squarcia improvvisamente un
velo sulla nostra preistoria che dovrà essere forse riscritta e ri-studiata.
Sono
173 le tombe recuperate e ben 800 i reperti che le corredavano,
appartenenti a popolazioni autoctone risalenti all’VIII secolo a. C.
che abitavano la Val d’Incarojo e le altre valli contigue di Carnia.
Il
fondo di questo strabiliante “scrigno nascosto” non è stato ancora
totalmente raggiunto e identificato e le rimanenti tombe affioranti restano per
ora lì, ben visibili sull’ampio terrazzato di Misincinis.
L’avvenimento
che ha maggiormente eccitato i paularins è stata la scoperta della tomba di un personaggio
d’importanza regale o di altissimo rango sacerdotale.
Circa
50 i gioielli che accompagnavano la regina nell’oltretomba: tre
cavallini in bronzo, sormontati dai relativi cavalieri; un elegante coltello di
foggia femminile; un gran numero di perle di inusitata grossezza; uno spillone
di bronzo e tre pendagli riproducenti dei piccoli stivali; uno scettro o insegna
per cerimonie religiose e altri oggetti che risultano unici nel mondo
archeologico.
Tutto
era scrupolosamente raccolto nelle tantissime urne cinerarie depositate
nella necropoli, nelle quali oltre agli oggetti del defunto si immettevano anche
le ceneri residue della cremazione o i resti ossei, la cui misurazione
radiocarbonica ha permesso di risalire alla data certa.
Secondo
una recente ipotesi, queste tribù autoctone potrebbero corrispondere proprio ai
proto-Carni, mescolatisi solo successivamente con i Celti invasori e ad essi
assimilati e poi con essi confusi. Ma
questa resta ancora una delle ipotesi.
Consigli
per i visitatori
Attualmente
la zona archeologica è stata nuovamente ricoperta;
non
si vedono al momento i segnali per una nuova campagna di scavi;
tutti
i reperti archeologici hanno abbandonato Paularo per una destinazione museale
ignota.
Sfida:
Alla
ricerca della Misincinis perduta!
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