MUSEO DELLA PIEVE

Gorto - Ovaro

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La vecchia latteria sociale di Cella-Agrons di Ovaro, ormai inutilizzata da tempo, era rimasta abbandonata e negletta. Venne così donata alla Parrocchia di S. Maria di Gorto, la quale, attraverso i due suoi solertissimi sacerdoti (Renzo Dentesani e Giuseppe Cargnello, cui va la somma lode), nel 2004 ha ristrutturato l'edificio in tutta la sua sobria bellezza e semplicità chiamandolo "Cjasa da Plêf", anche perchè si trova per l'appunto proprio sotto la Pieve di S. Maria di Gorto.

 

 

Successivamente, un pò alla volta, fu adibita alle varie necessità della parrocchia stessa, che comprende tutti i paesi della sponda destra del Degano nel Comune di Ovaro (Entrampo, Luincis, Luint, Mione, Ovasta, Cella, Agrons, Muina, Corva).
La soffitta fu trasformata in Aula Magna per gli appuntamenti più importanti della Comunità.

Il primo piano, dove furono ricavate alcune spaziose stanze, venne (viene) utilizzato per il catechismo dei bambini che in questo modo, partecipando sempre numerosi, ravvivano ripopolano e riscaldano questo edificio altrimenti destinato all'abbandono.

Il piano terra, finora mai utilizzato, è stato, dopo lunghe riflessioni, trasformato nel MUSEO DELLA PIEVE DI GORTO. Si tratta di una realizzazione (inaugurata nel settembre 2010) molto singolare e preziosa, un vero gioiello incastonato in Guart. Oltre che dalla saletta multimediale (in cui il visitatore può apprendere sinteticamente la storia di Carnia ed in particolare quella di questo specifico luogo), il piccolo museo è costituito da tre sale che accolgono il materiale più significativo e prezioso della Pieve. Di particolare interesse sono le bacheche-vetrina che ospitano i reperti più antichi (pre-romani): monete, punte di lancia, iscrizioni...

 

I vari reperti liturgici qui raccolti sono costituiti da paramenti sacri (tanto preziosi quanto significativi), argenteria varia (candelabri, paci, croci...), statue lignee di ottima fattura, quadri restaurati, tele del Linussio, tutta "roba" che finora era rimasta nascosta in cassapanche, armadi e cassettiere dimenticate...
Insomma una splendida e importante vetrina delle "cose" più importanti appartenute alla antica Pieve di Gorto.
Ovviamente non tutto il materiale ha potuto essere qui esposto (negli anni ci dovrà essere un turn-over dei vari pezzi) ma la sensazione che si avverte in queste salette, così ben organizzate e accoglienti, è quella di un'atmosfera tutta particolare, carica di storia e di significati, che desta immediato stupore nel visitatore, il quale è naturalmente portato a comparare la straordinaria e preziosa bellezza di questi oggetti cultuali con la assoluta povertà (economica) di questi luoghi e di questi paesi, che tuttavia, nei tempi andati, riuscirono ugualmente, seppure con sommi sacrifici, a impreziosire la propria Pieve e a farla emergere dalla Storia con assoluta autorevolezza e unicità.

 

(foto Emilio Englaro)

 

Per una visita (meglio se in piccoli gruppi) basta telefonare al parroco: 0433 60358, citando questa fonte.

 

 

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