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Il
Mulino di Illegio
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Illegio, è una frazione del
Comune di Tolmezzo (UD), è un paese che si trova dietro il monte Strabût che
sovrasta Tolmezzo. Ha 450 abitanti circa, che lavorano in prevalenza nel
capoluogo ma, come in tutti i paesi della Carnia, conserva una vocazione per
l'attività agricola che viene praticata nella piana prospiciente il paese che
è tuttora densamente coltivata, producendo così vari prodotti di cui anche il
mais. In questo paese ricco di varie culture, esiste un mulino così chiamato:
“ il mulin dal Ros”, ancora funzionante, che serve per la macina del mais,
ed è di proprietà del Sig. SCARSINI Firmino, mugnaio e persona molto legata a
questa tradizione. Questo mulino non funziona con l’energia elettrica, ma bensì
mediante lo scorrimento dell’acqua. L’acqua che si trova in un bacino di
risorgive chiamato “Tòuf” soprastante il mulino, scendendo fa girare una
ruota idraulica. Le dimensioni del bacino sono 7 per 13 metri. Il livello
dell’acqua varia a secondo i periodi di pioggia, ma comunque la quantità
della stessa, è sempre sufficiente a far girare la ruota idraulica del mulino. La ruota idraulica ha una
dimensione di 2 metri ed uno spessore della corona di 27 centimetri. E’
costituita da quattro raggi che sostengono i quattro archi di cerchio che
formano la circonferenza. Questa, è il motore del mulino perché trasforma
l’energia di caduta dell’acqua in movimento di rotazione. Nel 1977 il
proprietario del mulino, sig. Firmino ha dovuto rifare l’albero motore
principale, per questo lavoro è intervenuto anche il sig. Eli Dondoni esperto
del mestiere, che ha provveduto a scavare i fori per l’inserimento dei raggi
della ruota idraulica. L’albero trasmette il moto di rotazione della ruota
idraulica dall’esterno all’interno del mulino. Lo stesso è costruito in
pino nero dalla lunghezza di 3,60 metri con un diametro originario di 60
centimetri. All’interno del mulino, si trova fissata all’albero motore la
corona dentata. La corona e il pignone, sono gli ingranaggi che trasformano il
moto rotatorio orizzontale dell'albero motore in moto rotatorio verticale per la
rotazione della macina superiore. Il pignone che è in acciaio, ruota mediante
la rotazione della corona e lo
stesso è fissato su un albero motore posto verticalmente. Questo albero, nella
parte inferiore è appoggiato su un perno che è fissato su una trave in legno
posizionata orizzontale e nella parte superiore invece, è fissato sulla macina
girevole. Le macini sono due, una fissa ed una girevole, queste sono le parti
operatrici del mulino e servono a frantumare i cereali, riducendoli in farina.
Sopra la macina girevole, si trova la tramoggia che serve a contenere i cereali
e a farne uscire una costante e piccola quantità che viene versata fra le
macine attraverso il foro della macina superiore. Se i cereali arrivano tra le
macine in quantità maggiore alla capacità di frantumazione, le bloccano. A
questo punto il mugnaio deve sollevare la macina superiore e pulire la pasta che
si è formata all'interno. La tramoggia è una cassa di legno a forma
tronco-piramidale rovesciata. È alta 65 cm., larga 90 cm. e profonda 50 cm.
nella parte più alta. È tenuta sollevata sopra il foro centrale della macina
con un gancio che pende dal soffitto, mentre la parte posteriore poggia su una
trave solidale al muro. La temperatoia serve a variare la finezza del macinato.
Le necessita di poter disporre di mais triturato grossolanamente, per il mangime
degli animali, o di una farina più o meno fine per la polenta, dipende dalla
distanza tra le due macine. Per variare questa distanza e avere la differente
granulometria del macinato si aziona la temperatoia. Questa viene azionata
alzando la trave ponte dove al centro di questa
fa perno il palo verticale in acciaio che porta il pignone e si conclude,
alla sua estremità, con la nottola che sostiene la macina superiore. Alzando
questa trave si alza anche la macina superiore. La trave ponte si alza alzando
la trave laterale di sinistra che è collegata a una catena. La farina macinata,
esce sul banco di lavoro. Il banco del macinato è il luogo di lavoro del
mugnaio, è' lungo 1,45 m. e largo 88 centimetri, è' fatto con legno rovere,
con tre sponde per evitare che la farina cada. La farina uscita dalle due macine
si ammucchia sul banco, poi il mugnaio la mette in un setaccio per dividerla
dalla semola.
Schema di funzionalità del mulino:
In questo schema, possiamo meglio
capire come funziona il mulino. La caduta dell'acqua fa girare la ruota
idraulica che si trova fissata sull'albero motore, quest'ultimo fa girare la
corona e la corona fa girare il pignone fissato su una trave verticale con un
perno. Il pignone fa girare l'albero verticale che è fissato alla macina
superiore girevole in pietra, la macina in pietra inferiore è fissa.
Altro schema per poter capire la funzionalità.
Il mulino
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La ruota idraulica
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La sorgente "Touf"
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La tramoggia e
il banco da lavoro
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Interno del
mulino
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Ingresso del mulino
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Varie unità di
misura
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Corona, albero motore,
pignone con perno su trave verticale
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qui possiamo vedere
Firmino Iob ed Eli Dondoni impegnati nella costruzione di un albero motore per
la sostituzione del vecchio
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Firmino lavora alla
macina
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Le persone interessate a visitare
questo meraviglioso mulino, possono farlo rivolgendosi direttamente al
proprietario Scarsini Firmino, il quale con grande passione continua a mantenere
questa bella tradizione.
Illegio (UD) Italy 10 dicembre
2003
Loris Dondoni
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