La casata Di Bello detta indistintamente Dal Bello e Del Bello trae origine dal cognome Bello. Famiglia originaria di Bologna se ne ha memoria sin dal XIII secolo, fu di parte lambertazza (famiglia bolognese ghibellina) e nel 1320 un ramo passò a Padova ove fu iscritto in quella nobiltà. Nel 1500 un ramo si portò a Trento, Carlo principe-vescovo di Trento, con diploma del 20 settembre del 1620 creò nobile eriditario dell'impero suo figlio Pietro, canonico vicario generale e suo Vescovo coadjutore insieme al fratello Antonio e a i suoi discendenti. La casata di sicura origine nobile o notabile è riportata nelle tradizionali fonti bibliografiche conservate negli archivi di Araldis. Altri rami fiorirono a Capodistria, dove nel 1430 Giuliano Di Bello fu aggregato al nobile consiglio di quella città. Nel XVII secolo i Di Bello possedevano i feudi di Cumberton, Cucciani e parte della Sterna. Fiorirono tra i nobili di Capodistria nel 1770, Niccolo Di Bello fu sindaco della città nel 1778, giudice nel 1790 e Provveditore alla Sanità. Diramatosi in più parti del Friuli Venezia Giulia la stirpe si fregiò di stemma gentilizio noto nella sua blasonatura. Biblioteca Vittorio Emanuele di Roma 1928 Istituto Genealogico Guefi Camajani di Firenze 1993
|
|