BARAZZUTTI E' un diminutivo in -ųt del friulano barāz: che significa "rovo". Nel 1405 a Gemona Item expendi in quatuor curribus barazorum ad faciendam barazatam super dicta maseria, soldos quinquaginta. Questo cognome sembra caratteristico di Mena in com. di Cavazzo Carnico (1522
Floriano Barazuti; 1579 Leonardus filius Nicolai et Ursulae de Barazuttis de Menna) e di Forgaria. Presente anche a Udine, Tolmezzo, Vito d'Asio, Gemona (3 famiglie nel 1929), San Daniele.
BARBACETTO Secondo il NP barbacęt, in carnico barbacčit, significa "luogo incolto, invaso dai tassi barbassi". Questi ultimi si chiamano, in effetti, anche barbāce. Si tratta, quindi, di un microtoponimo. A riprova di ciō riportiamo quanto scriveva Giovanni Gortani in "Patria del Friuli" del 24.11.1904: "A Zovello fin dal 1300 esisteva una famiglia Di Cuell; nel 1477 questa famiglia si chiamava De Colle. Un ramo d'essa possedeva dei beni nella localitā detta Barbacčit, presso Zovello. Nel 1544 questo nome locale si trasformo` in Barbaceto Zovello, nel comune di Ravascletto, ospita ancora un buon numero di De Colle e di Barbacetto. Gli Aficionados del Manzoni ricorderanno che, fra le tante "erbacce" che invadevano la vigna abbandonata di Renzo, c'era il , con le sue gran foglie lanose a terra, e lo stelo diritto all'aria, e le lunghe spighe sparse e come stellate di vivi fiori gialli
BEARZI Il termine beārz puō avere diversi significati a seconda della zone ma, generalmente, indica un terreno cintato, coltivato o meno, presso la casa. Il cognome sarā derivato, quindi, da un microtoponimo. Giā nel N.A. si ha uno Zaninus Baiarcii, ma, dalla stessa fonte, si puō arguire che Beārz (magari nella sua variante Baiārz) era anche nome di persona: si hanno, infatti, Iohannes dictus Baiarzutus, Iohaninus filius Baiarzii e Baiarzus de Aquilegia. Nel 1314 un Baiarcius tabernarius de Utino (Moro, 1991). In Mattia di Baiarzo che abitava a Povolaro (com. di Comegliāns) nel '300 sembra chiara, invece, l'indicazione toponimica. Il cognome č presente in Carnia (Ampezzo, Prato Carnico, Enemonzo, Socchieve, Tolmezzo), ma anche a Udine, San Giorgio di Nogaro, Monfalcone, Basiliano, Cividale.
BEORCHIA Questo cognome, con ogni evidenza, č stato originato da un microtoponimo, Beōrcje o Beōrcja (un tempo si scriveva "Beorchia"), in effetti, indica lo "spazio di terreno incolto fra due strade convergenti", o anche una "strada che si biforca". Il cognome č, tra l'altro, diffuso nel comune di Ovaro, in una frazione del quale, Ovasta, esisteva un maso denominato Beorchia giā nel 1370 (Gortani, 1898). Rimane comunque tipico di Trava di Lauco (1593 Zuan f. di Michel Bevorchia di Trava ab. Michel Bevorchia di Trava ab.Invillino sposa Bartolomea f. di Lonardo Vitor Invillino sposa Bartolomea f. di Lonardo Vitor di Invillino) (A Roia). Si trova anche a Tolmezzo, Udine. Tarcento, Trieste, Portogruaro, Venezia.
BILLIANI Biliān Biliān potrebbe venire da Bilia, forma abbreviata di Amabėlia, a sua volta variante del nome di persona Amabile. Non escludiamo che alla formazione di questo cognome possano aver contribuito anche i nomi di due centri abitati: Bilje e Biljana, entrambi in Slovenia ma situati nei pressi della frontiera italiana, non lungi da Gorizia. Questo cognome č caratteristico di Somplago, paesello in pittoresca posizione sul Lago di Cavazzo (1575 filia Georgii Biliani et Ursula jugali de Sumblacu; 1577 Joannis Bapta filius Candidi Biliani), nonché di Chiaulis di Verzegnis (1606 Zuan Biliano, Piero Biliano, Catherina di Paulo Billiano, Jacoma Biliani ecc.); presente anche in altre frazioni del comune di Cavazzo Carnico e a Tolmezzo.
BONANNI Dal nome di persona Bonanno, dall'evidente motivazione augurale; Bonann č documentato a Cividale nel sec. XIVo (Frau, 1991). E' un cognome caratteristico di Raveo; presente anche a Tolmezzo, Udine, Pordenone.
BORTA Borta, Borta, in friulano Buārta, era il nome di un villaggio distrutto nel 1692 da una frana del monte Auda (valle del Tagliamento fra Socchieve e Forni di Sotto, non lungi da Caprizzi). Nel 1514 Nicola Borta era capitano del Quartiere di Socchieve. Cognome presente a Enemonzo e Udine. nella zona di Socchieve narrano di un paese, Borta, scomparso dopo essere stato investito da una frana. Si racconta appunto che i malvagi abitanti del paese volessero ricoverare le loro capre all'interno della chiesa parrocchiale per non farle stare al feddo. Una sera pero`, un Angelo apparve in cima alla montagna gridando agli abitanti del paese "Uardāisi, uardāisi". Ma gli abitanti risposero: "Uārditi tu, po, di lassu` ". In quel momento la montagna crollō seppellendo il paese e bloccando il corso del Tagliamento. La leggenda narra che si salvarono solo due persone: una donna andata alla montagna e un giovane, scaraventato dallo spostamento d'aria sulla riva opposta del fiume; si racconta che egli scese il fiume fermandosi ad Enemonzo, fondando un borgo, chiamato appunto "Borta", borgo che si chiama tuttora cosė, come molte famiglie che vi abitano. La leggenda si ispira ad una tragedia realmente accaduta di cui si trova notizia in uno scritto del 1700 di un certo Francesco Poiano: " Et l`aqua de la Fluvigna a` menato zoso il belisimo ponte che era sopra la deta aqua del Tofo quale costava ducati 500 et poi e` venuto zoso una montagna soto Inpezo sopra la Villa chiamata Borta et la` coverta e` venuta zoso deta montagna a ore due inanzi di` et sono restati tutti morti soto li massi et terra persone 166 in circa quale la materia e` sopra loro piu` di pasa 100. E` restato vivo un homo che era andato in monte et una dona che era a mulino ." Et l`aqua de la Fluvigna a` menato zoso il belisimo ponte che era sopra la deta aqua del Tofo quale costava ducati 500 et poi e` venuto zoso una montagna soto Inpezo sopra la Villa chiamata Borta et la` coverta e` venuta zoso deta montagna a ore due inanzi di` et sono restati tutti morti soto li massi et terra persone 166 in circa quale la materia e` sopra loro piu` di pasa 100. E` restato vivo un homo che era andato in monte et una dona che era a mulino .(Chiaulon R., La "Ruvîs di Buarta", in "Sot la Nape", 1,1979).
BRUNETTI Da Brunét, diminutivo di Brun, nome di persona da tempo in uso solo nella versione italiana Bruno. Cognome caratteristico di Cavazzo Carnico (1602 Michael Brunetti; 1633 Catharina filia legitima Jacobi Brunetti); presente a Udine, Pocenia, Teglio Veneto e Gorizia (qui a fine '500 nelle forme Brunetto, Brunetti e, per le donne, Brunetta)
BRUSESCHI Storico cognome di Pesāriis (localmente Pesāria) in comune di Prato Carnico, attualmente presente a Udine e Palmanova. Qualcuno ci ha suggerito un'origine polacca (da Brusewski). Di tale ipotesi non fa menzione quell'ottimo studioso locale che fu don Antonio Roja; quest'ultimo fa anzi risalire l'origine di questo cognome al luogo di residenza della famiglia (in Gortani 1899), quindi da un toponimo. Sta di fatto che i documenti medievali, conservati nel locale archivio parrocchiale, sono disseminati di antenati della famiglia Bruseschi che era sicuramente a Pesariis giā all'inizio del XV secolo. Nel 1410, il 3 febbraio, compare, infatti, come contraente in un documento un tal Cumissius quondam Iohannes de Brisescho de Pesargis. Il fatto che non si faccia menzione di una diversa provenienza, nč sua nč del padre, fa senza dubbio anticipare al secolo precedente la presenza della famiglia nel "Canale" (Giusa, 1994). Nel 1415 un Cu1ussius de Brisesco, nel 1420 Durighinus de Brisesco ecc. A Pesariis si trova quel gioiello museale troppo poco conosciuto che č la "casa Bruseschi".
BUBISUTTI Potrebbe essere il diminutivo del nome di persona medioevale Bubusius documentato a Udine nel 1327 (Moro, 1991). Cognome di lllegio di Tolmezzo.
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