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campi di calcio per la Carnia
di Isi Benini
Quarantacinque e tutti tuffati nel verde
scintillante delle vallate a ridosso dello scenario montuoso delle Alpi
Carniche, I campi di gioco su tappeti erbosi, ideali, magari accanto alla chiesa
o lungo gli itinerari turistici più suggestivi, utilizzati per il campionato
carnico di calcio. Sette od otto sono dotati di tribunette coperte o scoperte,
gli altri di gradinate che consentono agli spettatori di assistere agli incontri
in condizioni ideali. Ogni mini-stadio è provvisto dei servizi necessari, da
quelli igienico-sanitari, agli spogliatoi, all'ospitalità per gli arbitri, a
modesti posti di ristoro. In gran parte, pur essendo proprietà dei rispettivi
comuni, sono affidati in gestione alle rispettive società calcistiche che li
tengono in vita con affettuoso scrupolo.
La dotazione di queste strutture ha ricevuto, negli ultimi dieci anni, un
notevole impulso grazie all'intervento della Regione Friuli Venezia Giulia che
ne ha ben intuito l'importanza non soltanto ai fini di una valorizzazione
turistica della Carnia, ma anche a quella, non certamente secondaria, che il
calcio domenicale riveste in ordine alla crescita di un sereno sviluppo
socio-economico e sportivo delle vallate. Senza far torto agli altri, sono da
godersi i piccoli stadi di Ovaro, Villa Santina, Ampezzo, Forni di Sopra, Arta
Terme (in via di miglioramento), e Moggio Udinese; anche tutti gli altri, con le
non certo generose risorse di cui dispongono, fanno a gara per poter vantare una
struttura sportiva che li gratifichi e li onori. Cinquanta le Società di questa
zona montana affiliate alla Federazione regionale gioco calcio e tutte cinquanta
disputano questo splendido, commovente campionato suddivise in tre gironi. Sono
società che hanno una loro completa struttura organica, con i presidenti, i
consigli societari, i direttori sportivi, gli allenatori, i massaggiatori e i
settori giovanili. Il campionato carnico si svolge, sotto l'ala dello speciale
Comitato carnico della FGIC, da ben trentacinque anni con crescendo di interesse
in progressione geometrica. è gara a sè stante ed è fine a se stessa. Non vi
sono prospettive di promozione a categorie superiori. In palio, per chi vi
partecipa, soltanto il titolo di "campione carnico", ed è traguardo
ambitissimo. Una minicoppa del mondo in sedicesimo che mobilita giocatori,
dirigenti e pubblico di quell'angolo di Friuli-Venezia Giulia ai confini con
l'Austria che va, pressappoco, da Tarvisio-Fusine a Sappada. Campionato, si
diceva, a sè stante in quanto a causa delle condizioni climatiche della zona
montana esso non può essere disputato nel tradizionale periodo che va
dall'autunno alla primavera inoltrata, ma si inizia proprio in quest'ultimo
periodo dell'anno e si conclude alle prime avvisaglie dell'autunno, in ottobre.
Dura, quindi, dai cinque ai sei mesi e in questo arco di tempo è appuntamento
domenicale irrinunciabile di una sportivissima, civilissima e simpaticissima
"guerra di campanili" fra paesino e paesino.
Il
campionato di calcio Carnico 2000
di Dino Temil
Domenica primo ottobre 2000 è calato il sipario
sulla quarantanovesima edizione del campionato carnico di calcio che però, al
di là del nome, coinvolge l'intera montagna friulana e quindi anche la Val
Resia, Valcanale e Canal del Ferro, nonchè il Gemonese e un paio di centri del
Cadore. Assieme a uno medesimo nella Val d'Aosta è specifico e viene giocato
(per evidenti condizioni climatiche) durante la primavera/estate.
Hanno partecipato 45 società coordinate dal comitato di Tolmezzo della
F.I.G.C., il quale ha la responsabilità di questo movimento dilettantistico
dell'Alto Friuli e al cui timone è il geometra Gianni Toffoletto di Trasaghis.
Il titolo di CAMPIONE DI CARNIA è stato ad appannaggio dell'ILLEGGIANA del
presidente Antonio Job e guidata dalla panchina da Mr. Pierino Delli Zotti (TREPPOLANO
PUROSANGUE). Da segnalare anche le promozioni (dalla seconda alla prima) dell'
ARTA TERME grazie a una caterva di reti del n. 9 Stefano Moro (LIGOSULLANO DOC)
e della gloriosa VELOX PAULARO.
Una formazione della Velox di Paularo
impegnata nel carnico di calcio.
Ecco l'albo d'oro del CARNICO:
Pro Tolmezzo (1951), Pontebbana (1952), Sutrio (1953), Maggese (1954), Pro
Venzone (1955), Arta (1956 e 1957), Maggese (1958), Arta (1959 e 1960), Pro
Tolmezzo (1961), Maggese (1962, 1963 e 1964), Cavazzo (1965), Paluzza (1966),
Tarvisio (1967), Paluzza (1968), Ampezzo (1969 e 1970), Mobilieri Sutrio (1971),
Weissenfels (1972), Ampezzo (1973), Mobilieri Sutrio (1974), Weissenfels (1975);
Non disputato del 1976 e sostituito dal "torneo delle vallate";
Weissenfels (1977), Velox Paularo (1978), Ampezzo (1979 e 1980), Weissenfels
(1981), Mobilieri Sutrio (1982), Verzegnis (1983), Mobilieri Sutrio (1984, 1985
e 1986), Ovarese (1987), Mobilieri Sutrio (1988), Ovarese (1989), Amaro (1990 e
1991), Illeggiana (1992 e 1993), Cedarchis (1994), Real Imponzo (1995),
Cedarchis (1996, 1997 e 1998), Real Imponzo (1999) e ILLEGGIANA (2000).